mercoledì 16 dicembre 2009

CSKA SOFIA-ROMA LE PAGELLE



Una Roma cinica e concreta si sbarazza senta troppa fatica di un Cska imbarazzante. Protagonista della serata i giovani giallorossi.La doppietta di Cerci e il 3 a 0 conclusivo di Scardina regalano il primo posto del girone alla formazione giallorossa. Male Baptista, bene Lobont, esordio anche per il giovane Pettinari che mostra di avere subito buone qualità

Lobont 6,5 : Prima partita da titolare con la maglia della Roma per lui. Gli capita tutto sommato una serata tranquilla, ma quando viene impegnato risponde a dovere. Bene

Motta 6 : Partita un pò anonima, si vede poco in fase offensiva, e non incide molto nella partita. Meglio nella ripresa, ma può e deve fare molto di più.

Burdisso 6 : Rilassato. Stasera per un vecchio combattente come lui è un gioco da ragazzi duellare con gli attacanti bulgari. Non sbaglia quasi mai, attento.

Andreolli 6 : Non sfigura. Onesta partita, attenta, giocata con grande intelligenza tattica. Positivo.

Riise 6: Anche per lui stesso discorso di Burdisso. Si vede poco in fase offensiva, ma dalle parti sue non passa mai nessuno. Gioca a maniche corte con la temperatura di Sofia che è sotto lo zero ( come farà? ).

De Rossi 6,5: Molto bene. Attivissimo, sempre nel vivo del gioco. E' suo l'assist del gol del vantaggio della Roma. Da vero capitano rimbrotta Cerci e Okaka quando esagerano nel nervosismo. Utilissimo anche in fase difensiva. Vero capitan futuro.

Cerci 7 : Protagonista in assoluto. Parte male, nervosissimo, si becca un giallo e rischia addirittura l'espulsione. Ha una voglia matta e si vede. Sul finale di primo tempo trova un gran bel gol che gli dà tranqullità. Nella ripresa sigla la doppietta personale su assist di Perrotta. Un pò troppo egoista poi nel finale, quando non serve Okaka in più di un'occasione.

Baptista 5 : Unica nota stonata. Solo due cose positive, due assist per Okaka. Per il resto trotterella per il campo cercando una posizione che neanche lui sa qual'è. Inconsistente.

Perrotta 7 : Se continua così il mondiale non glielo leva nessuno. Altra grande prestazione, tutta cuore e grinta. Ma quanti polmoni ha? Corre , si prorpone, quando sta bene è veramente unico nel suo ruolo. Ha il grande merito di regalare il gol del 3 a 0 a Scardina.

Okaka 6 : Prestazione un pò sfortunata. Tanto movimento in avanti, buone le sponde per i compagni, gli manca solo il gol. Ha il demerito però soprattutto nel primo tempo di finire troppe volte in fuorigioco costringendo Ranieri a riprenderlo in più di un 'occasione.

Pettinari 6 : Esordio per lui in prima squadra. Mostra subito di avere delle buone qualità, ha un talento enorme. Ne sentiremo parlare.

Scardina 6,5 : Esordisce anche lui, trovando anche il gol del 3 a 0 che volere di più?.

Ranieri 6,5 : Le maggiori difficoltà di questa sera provengono dai delegati Uefa che gli impongono di mettersi una fastidiosissima pettorina verde che lui cerca in tutti i modi di evitare. Partita facile, vinta senza problemi. Terza partita di fila senza subire gol. Avanti tutta.


SKA SOFIA-ROMA: LE INTERVISTE CERCI: ´GRANDE SODDISFAZIONE, HO SCARICATO LA TENSIONE´ SCARDINA: ´IL GOL È PER MIA MADRE´ PETTINARI: ´IL GIORNO PIÙ BEL

Pettinari alle radio
“Un giorno importantissimo il più bello della mia vita”.
Scardina alle radio
“Il gol lo dedico a mamma. L’ho sentita prima della partita e gli avevo detto che forse stavo in tribuna. Penso che stanotte dormirò. Ancora ci dobbiamo rendere conto di dove siamo. Da sabato torniamo in Primavera”.
Cerci alle radio
”Sono segni buoni, è stata una buona partita . All’inizio nervosa poi è finita bene. Il gol mi ha tranquillizzato. La doppietta è una grandissima soddisfazione. Era tanto che non giocavo. In questi mesi sto lavorando bene e mi sono fatto trovare pronto. Dopo il gol ho scaricato tutta la tensione. Sul mio futuro valuteremo insieme alla società. Devo avere continuità nel giocare. Io devo mettere in mostra le mie qualità, chiedo questo al 2010”.

Ranieri alle radio
“Sono contento per la Roma. I giovani? Quando dico che ho bisogno di tutti dico la verità. Il settore giovanile della Roma lo conoscono tutti, ci sono grandi professionisti, osservatori e allenatori in gamba. E’ importante che non si montino la testa, devono sapere che c’è un allenatore che li guarda e li osserva. Avete pensato alla classifica? Io voglio che la squadra arrivi con una mentalità vincente, senza fare calcoli. Come Chelsea e Manchester giocano per vincere. Oggi il nome non conta più, dobbiamo rispettare tutti lavorando per eliminare i nostri difetti. Cerci? Avevo paura, gli dicevo di stare calmo. Aveva tanta voglia di dimostrare. L’altro gli faceva falli, provocando. Sono contento per questo ragazzo. Ai tempi di Basilea pensavo al giorno dopo. Domenica ci aspetta una partita difficile, con un momento di forma straordinaria. Sarebbe bello vedere lo stadio pieno per gli attori, la cosa più bella”.
Perrotta alle radio
“L’assist a Scardina mi fa piacere. I giovani? Lasciateli lavorare tranquilli, non etichettateli. Sono contento per loro. Per quello che rappresentiamo dobbiamo sempre vincere. Adesso possiamo trovare il Liverpool o l’Atletico Madrid. Bisogna vedere come ci arriviamo noi e loro. Qualsiasi squadra andrà bene. Vogliamo arrivare in fondo".
De Rossi alle radio
“Era importante finire primi, dimostrare di aver superato lo scalino di superare partite meno importanti. Siamo venuti qui per vincere. Rispetto a inizio stagione è cambiato che abbiamo cominciato a giocare più da squadra, con più forma e più fortuna. Poi sono usciti fuori i nostri valori. Per domenica mi piacerebbe vedere un Olimpico strapieno, come ai vecchi tempi, una bella bolgia, abbiamo bisogno anche di questo. Liverpool? Da una parte farebbe anche piacere rivedere Alberto e giocare contro Gerrard. Dobbiamo pensare al nostro bene e cercare di evitarli sono la squadra più forte della coppa. Adesso sono fuori forma, ma a febbraio non si sa mai. Siamo una squadra di bravi ragazzi non è retorica. E’ una gioia incredibile vedere loro che vivono quello che ho passato io qualche anno fa. Il passaporto l’ho perso proprio, ho avvisato che non c’era".
Pizarro alle radio
“E’ una vittoria molto importante perché sapevamo come avevamo iniziato questo torneo. Obiettivo raggiunto. Il gruppo lavora bene. La mentalità è giustissima. Siamo la Roma. Oggi era pericoloso perché potevamo fare brutte figure. Siamo contenti per l’approccio giusto. Adesso col Parma abbiamo l’opportunità di passare un bel Natale”.
Ranieri a Mediaset Premium a bordo campo
"L'importante è far bene vincere, tanto bene non abbiamo fatto, siamo stati italiani in tutto e per tutto, siamo andati in gol, loro facevano molto possesso di palla e noi invece siamo andati al sodo".
Lei è famoso per lanciare i giovani. Stasera un gol di Scardina e si è visto anche Pettinari
"Non è che bisogna scovarli la Roma ha tirato sempre fuori ottimi elementi perchè ha un ottimo settore giovanile, osservatori, buoni allenatori, è una buona scuola calcio, quindi è facile attingere a piene mani"
CONTINUA

PIZARRO: "Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo"


Le dichiarazioni di David Pizarro in zona mista

“E’ una vittoria molto importante perché sapevamo come avevamo iniziato questo torneo. Obiettivo raggiunto. Il gruppo lavora bene. La mentalità è giustissima. Siamo la Roma. Oggi era pericoloso perché potevamo fare brutte figure. Siamo contenti per l’approccio giusto. Adesso col Parma abbiamo l’opportunità di passare un bel Natale”.

DE ROSSI: "Era importante finire primi, domenica voglio l'Olimpico strapieno"


Le dichiarazioni di De Rossi

“Era importante finire primi, dimostrare di aver superato lo scalino di superare partite meno importanti. Siamo venuti qui per vincere. Rispetto a inizio stagione è cambiato che abbiamo cominciato a giocare più da squadra, con più forma e più fortuna. Poi sono usciti fuori i nostri valori. Per domenica mi piacerebbe vedere un Olimpico strapieno, come ai vecchi tempi, una bella bolgia, abbiamo bisogno anche di questo. Liverpool? Da una parte farebbe anche piacere rivedere Alberto e giocare contro Gerrard. Dobbiamo pensare al nostro bene e cercare di evitarli sono la squadra più forte della coppa. Adesso sono fuori forma, ma a febbraio non si sa mai. Siamo una squadra di bravi ragazzi non è retorica. E’ una gioia incredibile vedere loro che vivono quello che ho passato io qualche anno fa. Il passaporto l’ho perso proprio, ho avvisato che non c’era".

RANIERI: "La Roma ha sempre tirato fuori ottimi elementi dalle giovanili"


Le dichiarazioni di Claudio Ranieri a Mediaset Premium a bordo campo

"L'importante è far bene vincere, tanto bene non abbiamo fatto, siamo stati italiani in tutto e per tutto, siamo andati in gol, loro facevano molto 'possesso di palla e noi invece siamo andati al sodo"

Lei è famoso per lanciare i giovani. Stasera un gol di Scardina e si è visto anche Pettinari
"Non è che bisogna scovarli la Roma ha tirato sempre fuori ottimi elementi perchè ha un ottimo settore giovanile, osservatori, buoni allenatori, è una buona scuola calcio, quindi è facile attingere a piene mani"

Cska Sofia-Roma 0-3 Segui la diretta di Europa League

LE FORMAZIONI UFFICIALI

CSKA SOFIA (4-3-3): Chavdarov; Stoyanov, Popov (28' st Rui Miguel), Vidanov, Minev; Yanev, Yanchev, S. Petrov, Michel, Delev (35' st Todorov), Timonov (15' st Manchev). A disp.: Petrov, Branekov, Zehirov, Bàez, Todorov. All.: Penev

ROMA (4-2-3-1): Lobont; Motta, Burdisso, Andreolli, Riise; Pizarro (1' st Brighi), De Rossi, Cerci (28' st Pettinari), Baptista, Perrotta; Okaka (35' st Scardina). A disp.: Artur, Juan, Guberti, Cassetti. All.: Ranieri

ARBITRO: Alexsandar Stavrev
Assistenti: Krstevski, Kirovski
Quarto uomo: Nedelkoski

MARCATORI: 45' pt Cerci, 6' st Cerci

NOTE: Ammoniti Okaka, Cerci, Stoyanov

DIRETTA TESTUALE

Le due squadre scendono in campo. Ci sono mille tifosi al seguito della Roma. De Rossi è il capitano

0' - Inizia il match. La Roma attacca da sinistra verso destra

6' - Partita molto spezzettata, falli da una parte e dall'altra

8' - Gran tiro di Minev dalla distanza, deve distendersi Lobont alla sua sinistra e respingere il pallone

20' - Sugli sviluppi di un calcio d'angolo dalla destra, la difesa della Roma respinge male il traversone, la palla si trova sui piedi di Delev che non ne approfitta

22' - Stoyanov sferra un gran tiro dal limite dell'area di rigore, è superlativo Lobont che devia in angolo

26' - Sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Pizarro, la palla filtra e coglie il palo alla sinistra di Chavdarov

27' - Cerci sanguina dallo zigomo sinistro. Si scalda Guberti

28' - Okaka subisce fallo poi viene ammonito per una piccola reazione

29' - Ritorna Cerci in campo con una vistosa medicazione sullo zigomo sinistro. Viene ammonito anche lui per un brutto fallo

34' - Baptista se ne va con un bel numero in mezzo a due avversari, mette in moto Okaka in verticale ma l'attaccante giallorosso davanti al portiere spreca

45' - GOL DELLA ROMA!!! Alessio Cerci! Roma in vantaggio! Controlla un pallone vagante in area di rigore e mette il pallone di sinistro in rete

46' - Finisce il primo tempo. 1-0 per la Roma gol di Cerci

SECONDO TEMPO

0' - Inizia la ripresa. Esce Pizarro, entra Brighi

6' - GOL DELLA ROMA!!! Ancora lui, Alessio Cerci! Lancio lungo, Cerci controlla il pallone, grande freddezza davanti al portiere e tunnel all'estremo difensore del Cska Sofia per il 2-0

15' - Esce Timonov, entra Manchev

20' - Dopo il raddoppio di Cerci i ritmi del match si sono abbassati ulteriormente

22' - Cerci parte in contropiede, salta il portiere ma è defilato e il suo cross viene deviato in angolo

24' - Cerci ancora se ne va lungo l'out di destra, entra in area di rigore, mette in mezzo ma esce il portiere ed anticipa Okaka

28' - Esce Cerci, entra Pettinari

28' - Esce Popov, entra Rui Miguel

35' - Esce Delev, entra Todorov

35' - Esce Okaka, entra Scardina

43' - GOL DELLA ROMA!!! Esordio che non dimenticherà mai Filippo Scardina! Perrotta ruba palla sulla trequarti, entra in area sulla sinistra, mette in mezzo per Scardina che a porta vuota mette dentro per il 3-0

ANGELINI: "Ad oggi non prevedibile un investimento in As Roma"


Il Gruppo Angelini comunica in una nota che a oggi non è prevedibile un suo investimento nella squadra di calcio As Roma, controllata dalla famiglia Sensi e definisce infondato l'articolo dell'Espresso che parla di un "imminente attacco finale".

Lo si legge in una nota della società farmaceutica, nella quale si specifica che un eventuale impegno sarebbe comunque realizzato con il consenso delle parti interessate e nel rispetto della legge.

"Qualsiasi eventuale investimento nella Roma Calcio da parte del Gruppo Angelini (che, ad oggi, si ripete, non è concretamente prevedibile), sarebbe comunque realizzato con il concorde consenso di tutte le parti interessate e nel totale rispetto della legge", dice il comunicato.

"Poiché sollecitato dall'Autorità di vigilanza, il Gruppo Angelini è ora costretto a commentare l'anticipazione in data odierna", continua la nota.

"Risulta pertanto del tutto infondata la notizia circa un presunto imminente 'attacco finale' (secondo le non felici parole del predetto giornalista) da parte del Gruppo Angelini per l'acquisto della Roma Calcio. Oltre che infondata, la predetta notizia appare sorprendentemente scorretta anche sotto il profilo tecnico-giuridico laddove si lascia intendere che il presunto 'attacco finale' non passerebbe 'attraverso la borsa'", continua la nota.

L'Espresso ha scritto infatti che l'offerta "non passerà attraverso la Borsa [...] La strada dovrebbe essere quella di un'offerta formale a Italpetroli, completa di prezzo e dettagli vari. La proposta va presentata per conoscenza anche alla Consob, l'organismo di vigilanza che stenta a tenere a bada la ridda di voci sul club. L'unica alternativa a questo schema sarebbe un accordo privato diretto fra la famiglia Sensi e Angelini. Ma nessuno considera realistica l'ipotesi".

Il Gruppo Angelini ricorda inoltre il comunicato diffuso lo scorso 12 novembre in occasione di indiscrezioni stampa circa una presunta offerta presentata a Unicredit, nella quale affermava che nonostante l'imprenditore Francesco Angelini "abbia incontrato esponenti di importanti gruppi bancari per un preliminare scambio di vedute, tuttavia, allo stato, nessuna proposta contrattuale e tanto meno nessun prezzo determinato sono stati offerti alle controparti interessate, non essendosi ancora verificati tutti i presupposti ritenuti necessari per procedere in tal senso".

AS ROMA: Effetto Angelini, titolo in orbita a +12,62%

In orbita l'As Roma che a Piazza Affari oggi ha fatto registrare un +12,62% a quota 0,91 euro. Il Viagra del titolo e' l'indiscrezione del settimanale L'Espresso, secondo cui Francesco Angelini, uno dei big del settore farmaceutico italiano, e' pronto a formulare una offerta alla famiglia Sensi per rilevare il club giallorosso.
Angelini sarebbe vicino anche all'accordo con Unicredit, il principale creditore dell'Italpetroli (250 milioni di esposizione). Italpetroli, che fa capo ai Sensi, controlla Roma 2000, la scatola che che contiene due terzi delle azioni del club giallorosso. Per l'Espresso la svolta potrebbe essere 'imminente'.

L'ESPRESSO: L'articolo integrale su Angelini


Due o tre volte alla settimana il team di bridge Angelini si riunisce nella villa di Francesco Angelini a Grottaferrata, Castelli romani. Il presidente-giocatore-finanziatore Angelini, industriale farmaceutico che fra le altre cose produce Tachipirina, Moment, Amuchina, Tantum e i pannolini Pampers, mette a disposizione un seminterrato provvisto di un sistema informatico capace di simulare tutte le possibili situazioni di gioco. Gli allenamenti sono impegnativi ed evidentemente proficui. L'Angelini Team è una sorta di Real Madrid del bridge carico di scudetti e coppe internazionali, nonché vincitore per la sesta volta del campionato d'Europa a Grenoble in ottobre. I Versace, Lauria, Nunes, Giubilo, Fantoni, De Falco, che giocano o hanno giocato con il club, sono i galacticos della smazzata. Per assicurarsi i campioni del suo gioco preferito, Angelini investe un paio di milioni di euro all'anno. Per lui, noccioline.

Il secondo gioco preferito dell'imprenditore romano è il calcio. E lì le cifre cambiano. Ma non abbastanza per spaventare l'uomo che vuole fare con l'As Roma quello che ha fatto con la sua squadra di bridge. Il cavaliere giallorosso ha un palmarès economico da Pallone d'Oro. Ogni anno la sua holding italiana, Angelini Finanziaria, porta a casa utili netti a otto zeri. Nel 2008 sono stati 102 milioni su 1,1 miliardi di euro di ricavi consolidati.

Per dare un'idea, la Fininvest del Cavaliere per eccellenza ha guadagnato 131 milioni di euro, però su una base di ricavi molto maggiore (6,1 miliardi di euro nello scorso esercizio).

A fronte di questa procedura quasi obbligata, lo schieramento dei pezzi sulla scacchiera è il seguente. Angelini è azionista di tre fra i principali istituti di credito italiani: Mediobanca, Unicredito e Monte dei Paschi di Siena. Non a caso, sono le tre banche coinvolte direttamente nelle vicende romaniste. Unicredito è allo stesso tempo primo creditore (250 milioni di euro) e azionista al 49 per cento di Italpetroli, la holding della famiglia Sensi che si indebitò con Banca di Roma-Capitalia ai tempi di Cesare Geronzi e dunque prima dell'incorporazione dell'istituto romano in Unicredito. Il Montepaschi è il creditore numero due, con 100 milioni di euro, e Mediobanca, oggi presieduta da Geronzi, è l'advisor delle tre sorelle Sensi nella cessione di Italpetroli. Esclusa la squadra, che Rosella Sensi non vuole cedere ad Angelini come non l'ha voluta vendere a George Soros un anno e mezzo fa.

Unicredito vuole recuperare i 250 milioni di euro dovuti da Italpetroli. La banca di Alessandro Profumo, dopo un paio di anni di proroga delle scadenze debitorie mai onorate da Italpetroli, è inchiodata dal fattore tempo. L'istituto ritiene che la soluzione stia nella vendita della Roma e che sarebbe facile vendere il club. Più si tarda a farlo, più la squadra si svaluta. La Roma è fuori dai guadagni ricchi della Champions League, è solo quinta in campionato, ha già dovuto cedere un giovane promettente come Alberto Aquilani e non può comprare campioni. Appena dopo l'estate, Unicredito si è mossa per vie giudiziarie con istanze di pignoramento sugli asset Italpetroli che sono state in larga parte respinte grazie a vari cavilli. Profumo insisterà ma la prassi dei ricorsi in tribunale è molto lunga.

Mediobanca presenta la situazione più interessante. In teoria, l'istituto milanese ha ogni interesse a risolvere il pasticciaccio brutto di Trigoria. Per il gioco delle partecipazioni incrociate, Mediobanca è primo azionista di Unicredito e Unicredito è primo azionista di Mediobanca. Angelini, come si è detto, è socio di Unicredito e addirittura membro del patto di sindacato di Mediobanca. L'industriale si aspettava di avere la strada spianata. Invece, durante la scorsa estate per quattro volte ha fissato un appuntamento con il vertice di Mediobanca a Milano e per quattro volte l'appuntamento è saltato. La cosa non gli ha fatto piacere e, dato il carattere infiammabile dell'uomo, ha provocato un vero incidente diplomatico proprio in prossimità di rinnovo del patto di sindacato. La crisi è stata risolta dalla mediazione dei due manager operativi di Mediobanca, Alberto Nagel e Renato Pagliaro. Ma lo stallo imposto da Geronzi sta condizionando la trattativa. Proprio questa settimana il presidente dell'istituto, che finora non ha neppure voluto parlare con gli uomini di Unicredito, ha dato qualche segnale di apertura chiedendo un incontro con Angelini e con Claudio Sposito del fondo Clessidra.

Da parte sua Unicredito, rappresentata dall'avvocato Roberto Cappelli, ha continuato per tutto dicembre a trattare giornalmente con i consulenti di Angelini, cioè la Kpmg di Franco Masera, fratello dell'ex presidente di Imi San Paolo Rainer Masera.

Fin dall'inizio, l'ipotesi è di affiancare all'imprenditore farmaceutico una minicordata con altri soci di minoranza, in modo da distribuire l'impegno finanziario. Oltre a qualche fondo di private equity e a qualche personaggio di impatto mediatico che gravita nell'ambiente del circolo Canottieri Aniene, di cui Angelini è socio, il gruppo dei candidati all'acquisto prevede anche uno o più immobiliaristi, da coinvolgere con l'obiettivo del nuovo stadio romanista. Questo obiettivo, però, è considerato talmente di là da venire, per problemi legati alle concessioni edilizie e a montaggio del finanziamento, che persino la via giudiziaria al recupero del credito potrebbe rivelarsi più rapida.

Angelini resta al centro del match chiunque componga la squadra. Il signor Tachipirina è uno dei non molti in Italia a potere parlare da pari a pari con il potente numero uno di Mediobanca. È lì da prima dei manager attuali, essendo stato chiamato nel salotto buono di via Filodrammatici da Cuccia in persona, e non pensa di dovere accettare condizioni. L'arrocco di Geronzi, peraltro, non ha una spiegazione diretta. Una indiretta, sì. A dispetto delle indispensabili smentite, il presidente di Mediobanca ha nel mirino uno dei principali appuntamenti societari del 2010. In primavera si rinnoverà il consiglio di amministrazione delle Assicurazioni Generali. Il primo azionista del Leone di Trieste è Mediobanca con il 15 per cento circa, seguito a distanza dalla Banca d'Italia con il 4,5 per cento. Il terzo socio è l'Unicredito con il 3 per cento. Il gruppo Caltagirone, azionista anche dell'altro debitore Italpetroli Mps, ha quasi il 2 per cento delle Generali. Garantirsi l'appoggio di questi tre soggetti in cambio del via libera sull'As Roma significa avere la strada spianata per la successione all'attuale presidente della compagnia triestina Antoine Bernheim. Sarebbe una sorta di promoveatur ut amoveatur in versione extralusso. Molti, in Unicredito e in Mediobanca, tirerebbero un sospiro di sollievo. Forse anche i romanisti. Angelini non è affetto da prodigalità compulsiva come il presidente del Chelsea Roman Abramovich e avere molto denaro non significa volerlo buttare. Ma se l'alternativa è un ritorno ai tempi cupi della Rometta, i tifosi giallorossi non hanno molta scelta.

Questo continuo flusso di soldi è stato ammassato nella voce di bilancio più impressionante, gli utili a riserva. La cifra è di 852,4 milioni di euro, accumulati nel corso degli anni e non distribuiti agli azionisti. Non finisce qui. La capogruppo italiana, controllata dall'Angelini Trust con sede nel Liechtenstein, ha un attivo netto di quasi 2 miliardi, pochi debiti, 381 milioni di euro di liquidità e la miseria di 43 milioni di euro di esposizione verso il sistema bancario. Il 2009 si annuncia altrettanto o più ricco grazie al boom dell'Amuchina, che l'influenza A fa vendere come acqua minerale.


Certo, per un imprenditore il calcio può essere molto più rovinoso della suina, come ha imparato a sue spese la famiglia Sensi, attuale proprietaria dei giallorossi. La grandeur pallonara, a dispetto delle promesse di fair play finanziario e di compressione degli ingaggi, continua ad essere sinonimo di disastro economico. Né Angelini accetterebbe, da buon romanista, di diventare un bis di Claudio Lotito, il presidente di una Lazio sparagnina nei conti e sofferente in classifica. Ma a bloccare il signor Tachipirina non sono i soldi, e neppure le tre figlie, contrarie all'acquisto con la stessa maggioranza di due voti contro uno espressa dalle tre sorelle Sensi nel 1993, quando il padre Franco stava decidendo se rilevare la Roma da Giuseppe Ciarrapico.

Nel corso della sua scalata annunciata, poi ritirata, infine rilanciata, Angelini ha perso circa sei mesi a decifrare le regole del gioco, che non sono quelle del calcio o del bridge, ma degli scacchi. Dopo qualche sortita spettacolare sui giornali in settembre, la sua irruenza è stata ridotta al silenzio su consiglio di chi gli sta vicino. Nessuna dichiarazione, per sì o per no.

Al posto delle interviste ai quotidiani sportivi che gli hanno procurato un avvertimento della Consob, dato che la Roma è quotata, il team Angelini pro Roma si è preparato all'attacco finale. La tempistica è imminente e - bisogna specificare - non passerà attraverso la Borsa. Tecnicamente l'As Roma non è scalabile perché è controllata per due terzi dalla non quotata Roma 2000 che, a sua volta, è al 100 per cento di Italpetroli. La strada dovrebbe essere quella di un'offerta formale a Italpetroli, completa di prezzo e dettagli vari. La proposta va presentata per conoscenza anche alla Consob, l'organismo di vigilanza che stenta a tenere a bada la ridda di voci sul club. L'unica alternativa a questo schema sarebbe un accordo privato diretto fra la famiglia Sensi e Angelini. Ma nessuno considera realistica l'ipotesi.

Ufficiale: Totti-Roma fino al 2014 A fine carriera entrerà nella dirigenza


E' ufficiale: il matrimonio tra Francesco Totti e la Roma durerà altri cinque anni. Il capitano giallorosso ha infatti prolungato il contratto fino al 2014. Guadagnerà 8,9 milioni per la stagione sportiva in corso e 8,6 milioni, per ciascuna delle quattro successive stagioni sportive. Al termine della carriera Totti andrà a coprire un ruolo dirigenziale all'interno della società, entrando a far parte del Comitato Tecnico di Direzione.

"L'A.S. Roma S.p.A. ed il Capitano Francesco Totti - si legge nella nota della società - comunicano di aver raggiunto l'accordo per il prolungamento del contratto economico per le prestazioni sportive, ad oggi in vigore e scadente al 30 giugno 2010, fino alla data del 30 giugno 2014. L'accordo prevede il riconoscimento al calciatore di un emolumento lordo pari a 8,9 milioni, per la stagione sportiva in corso, e di 8,6 milioni per ciascuna delle quattro successive stagioni sportive di durata del contratto".

"In tale ambito, è stato altresi' definito tra A.S. Roma e Numberten - società licenziataria dei diritti di immagine del Calciatore - il prolungamento dell'attuale accordo di licenza in esclusiva per l'uso e lo sfruttamento dei diritti di immagine del Calciatore per specifici prodotti ufficiali a marchio A.S. Roma - prosegue la nota della Roma - Infine, l'A.S. Roma e il calciatore hanno inteso legare la propria storia, i propri successi sportivi e i propri progetti futuri impegnandosi a garantire a Francesco Totti la permanenza nell'ambito dell'Area tecnico-sportiva al termine della propria attività agonistica, perché lo stesso, entrando a far parte del Comitato Tecnico di Direzione, possa contribuire con le sue conoscenze e la sua esperienza alla crescita ed alla valorizzazione dell'Area tecnica della Società"

Stefano Pettinari e Filippo Maria Scardina la loro prima convocazione con la prima squadra giallorossa



(Il Romanista) - Hanno 34 anni in due e ieri mattina sembravano due bambini che vanno per la prima volta al parco giochi. E forse devono averla vissuta un po’ così Stefano Pettinari e Filippo Maria Scardina la loro prima convocazione con la prima squadra giallorossa. Sorrisi a 32 denti e il volto ancora assonnato di chi probabilmente ha passato la notte a rigirarsi nel letto per l’emozione, ancora incredulo per quello che gli è capitato. Che poi non è né più né meno che il sogno di ogni ragazzo che comincia a giocare a calcio, solo che un conto è dirlo e un altro è viverlo. Così nonostante la società giallorossa abbia dato l’ordine preciso a tutti i calciatori di non parlare coi giornalisti (il perché rimane un mistero) prima dell’imbarco sull’aereo per Sofia una piccola eccezione per i due Primavera non si poteva non fare. «E’ stata un’emozione indescrivibile – dicono praticamente in coro – una gioia che non si può raccontare». Hanno saputo della convocazione lunedì pomeriggio, non se lo aspettavano. «Ho ricevuto una telefonata da parte di un dirigente – le parole di Pettinarie sinceramente non me lo aspettavo». Scardina ha invece ricevuto la notizia dalla mamma, l’attrice Fiorenza Marchegiani che da anni lo accompagna a tutti gli allenamenti e lo segue in tutte le partite. «Ero a scuola e non sapevo niente, poi quando sono uscito mia madre mi ha avvisato che ero stato convocato».

Scardina e Pettinari
sono due delle punte di diamante della Primavera di Alberto De Rossi: Pettinari sabato scorso ha segnato un gran gol contro il Napoli proprio su assist del suo compagno e di loro si è accorto anche il tecnico (laziale) dell’Under 19 Massimo Piscedda. «Siamo stati convocati insieme a Frasca, Malomo e Citro per uno stage» concludono con soddisfazione, anche se si capisce che il loro unico pensiero in questo momento è la Roma. Uno di loro andrà sicuramente in panchina, visto che ci sono venti convocati con tre portieri, ma non è escluso che ci possano finire entrambi. E chissà che non possa scapparci l’esordio. D’altronde sognare non costa niente. Comincia l’imbarco e i due giovani sono subito richiamati all’ordine da un dirigente, salutano educatamente e se ne vanno. Altre parole non servono. Per capire la loro gioia basta guardarli in faccia.

CASSETTI: L'eroe del derby aspetta un nuovo contratto


Nei quattro anni di Roma questo è il periodo più felice per Marco Cassetti. Lui, considerato uno dei "protetti" di Spalletti, sta vivendo un periodo d'oro grazie alla rete realizzata nel derby. Lunedì è stato invocato a lungo dai tifosi al Palalottomatica per l'iniziativa di beneficienza. Il gol al derby potrebbe cambiare il futuro del giocatore. Lui, che ha il contratto in scadenza a giugno, vuole Roma e la Roma anche nel suo domani. "La Roma non mi ha comunicato niente - ha dichiarato il giocatore alla partenza per Sofia - e non mi ha cercato nessun altra società. Ho già deciso di continuare a vivere qui anche dopo aver smesso con il calcio giocato. Restarci ancora da calciatore sarebbe il massimo".

CORSPORT: Burdisso alza il muro Roma


Duecentocinquantasette minuti senza subire gol in campio­nato. Un piccolo grande record per questa Roma che nella prima parte della stagione aveva dovuto fare sempre i conti con la fragilità di una difesa che non riusciva a chiudere una partita senza subire almeno un gol. L’unica volta senza reti al passi­vo, era stata proprio nella partita al­l’Olimpico contro il Cska Sofia. E Ni­colas Burdisso che stasera sarà il grande capo del pacchetto arretrato (Mexes è rimasto a casa infortunato, Juan c’è ma è proba­bile che si accomodi in panchina), vorreb­be bissare quello ze­ro che per un difen­sore è la garanzia di aver fatto bene il suo lavoro, confermando come i progressi di­fensivi della Roma sono di squadra, a prescindere cioè da chi va in campo.

Lo ha ribadito nella con­ferenza stampa della vigilia dove la Roma è arrivata con una trentina di minuti di ritardo causa un traf­fico che Roma, al confronto, sembra un pardiso: «Vogliamo continuare su questa strada, anche in Europa. Ab­biamo lavorato molto per migliora­re, ora si stanno cominciando a ve­dere i frutti nelle partite che conta­no. Prima o poi doveva arrivare que­sto momento di non prendere gol, non era normale prima, non adesso, qui ci sono grandi difensori, speria­mo di continuare su questa strada, consapevoli che abbiamo ancora margini di miglioramento. L’impor­tante sarà continuare a giocare, an­che qui a Sofia, di squadra perché si vince, si perde, si prendono o non prendono gol, sempre in undici, le responsabilità non sono mai di un solo reparto, il calcio è un gioco di squadra e questo tutti noi non dob­biamo mai dimenticarlo» .

VINCERE - Burdisso non è tipo a cui piace sentire che quasi quasi con­verrebbe non vincere il girone. Lui quando va in campo, ha solo l’obiet­tivo della vittoria e sarà così anche stasera contro il Cska, pure se a Ro­ma sono rimasti Totti, Menez, Me­xes, Vucinic, Cicinho, Doni (e Faty che non è nella lista Uefa): «Noi gio­cheremo per vincere il girone, per averne la certezza abbiamo un solo modo, battere il Cska. Siamo già qualificati e questo potrà consentir­ci di giocare anche con la serenità giu­sta. Il freddo penso che potrà essere un fattore, ma ci siamo abituati. Sarà una Roma diversa da quella solita, ma so­no convinto che sarà una Roma che saprà comunque farsi ri­spettare, con la con­sapevolezza che un’altra vittoria sa­rebbe il miglior modo per preparare la sfi­da di domenica pros­sima contro il Par­ma, una partita che sarà importantissima» .

Ogni volta che si parla con Burdis­so, inevitabile chiedergli del suo fu­turo. Che l’argentino vorrebbe anco­ra in giallorosso: «Io a Roma sto be­nissimo, è stato così sin dal primo giorno che sono arrivato e più passa il tempo e più mi trovo bene, così è anche per la mia famiglia. Sarei fe­lice di rimanere ancora a lungo, ma non dipende da me, dovranno trova­re un accordo le due società. Io cre­do che qui ci si possa togliere delle grandi soddisfazioni, c’è un grande gruppo e una tifoseria fantastica, anche se devo dire che pure all’Inter mi sono sempre trovato molto bene» .

AG. OKAKA: "Se andrà via da Roma, solo in comproprietà"


Ecco l'intervento dell'agente di Stefano Okaka, Domenico Scopelliti, a Radio Power Station all'interno del contenitore "Roma Giallorossa".

Si parla di un probabile impiego di Okaka contro il Cska Sofia. Il ragazzo come sta vivendo questo momento dato che ultimamente è stato messo un po' da parte da Ranieri?
"Il ragazzo è molto contento perchè finalmente ha l'occasione di giocare. E' vero, nell'ultimo periodo ha sofferto un po' ma l'importante è che la squadra vada bene. Ha davanti giocatori del calibro di Totti, Vucinic e Menez. Lui cercherà di sfruttare l'occasione che gli darà domani Ranieri. E' molto carico".

Stefano nelle ultime apparizioni è sembrato molto migliorato.
"Sicuramente le esperienze fatte dal ragazzo sono servite. Con Spalletti andava molto d'accordo. Con Ranieri si è creato, se possibile, un rapporto migliore. Il fatto che Stefano sia migliorato è sicuramente merito dell'allenatore. Lui segue molto Ranieri e, ripeto, hanno veramente un bel rapporto".

Al ragazzo danno fastidio i continui titoli sui giornali? Sente la fiducia di tutti?
"Lui è molto tranquillo perchè questo fa parte del gioco e lo sa benissimo. Sono tanti anni che è con la prima squadra e sa qual è il meccanismo. In questo periodo ha giocato poco perchè la squadra sta andando bene ed è piena di campioni".

Nel caso in cui arrivasse una punta, Stefano andrebbe via in prestito?
"Sicuramente ne parlerei con la societa. Lui ha bisogno di giocare e avere la possibilità di mettersi in mostra. Deve potersi ritagliare degli spazi in Europa League o in Coppa Italia. Se arrivasse la punta sarebbe una situazione sicuramente da rivedere".

Eventualemente, il giocatore ha gia' delle richieste? C'è stato qualche approccio di altre societa?
"Si sono fatti i nomi di tante societa ma di concreto non c'è nulla. Comunque prima di muovermi vorrei parlare con la società. Le squadre che sono più o meno interessate a lui sono quelle dei giornali (Bari ndr). Ho buoni rapporti con la società e ne parlerò, in caso, con loro. Il ragazzo preferirebbe restare in serie A. Se dovesse andar via da Roma sarà sicuramente in comproprieta e non prestito".

Il ragazzo ha notato delle differenze tra Ranieri e Spalletti?
"Diciamo che la differenza principale tra i due è che Spalletti lo faceva giocare da esterno mentre Ranieri lo vede più da prima punta che è il suo ruolo naturale. Si trova bene a giocare da prima punta ed è questa la differenza principale. Il metodo di lavoro è sicuramente diverso ma quello ritengo rientri nella normalità".

Totti ha ribattezzato Okaka "il piccolo Drogba". Come l'ha presa il ragazzo?
"Stefano è molto contento ed è un amico di Totti. Si vogliono bene, sono tanti anni che sta con la prima squadra. Detto da Totti è un grandissimo complimento. E' a Trigoria da sei anni, ha vinto con la Primavera ed è un prodotto del vivaio romanista. Credo che di quella Primavera è, insieme a Cerci, l'unico rimasto in giallorosso".

AGENTE FIFA PARISI: "Per Toni c'è l'Inter ma anche la Roma"


Pandev, Toni o Cavani. L'Inter sembra sfogliare la margherita per regalare a Jose' Mourinho l'attaccante che gradirebbe avere a gennaio. Secondo l'agente Fifa ed esperto di mercato, Fabio Parisi, la pista piu' praticabile e' quella che porta a Luca Toni. "L'ipotesi Cavani e' la piu' affascinante - spiega Parisi in collegamento telefonico con Sky Sport 24 -, ma e' un giocatore sotto contratto e non credo che Zamparini se ne voglia privare, quindi mi sembra difficile che questa trattativa possa andare in porto. Cavani costerebbe tantissimi soldi e non credo che il Palermo sia disposto a lasciarlo partire". "Per Pandev e Toni - continua Parisi - il discorso e' diverso perche' non rientrano piu' nei piani delle loro societa' e quindi sono affari fattibili. Su Pandev bisogna attendere la decisione del collegio arbitrale e non so se ci saranno i tempi tecnici per chiudere l'operazione entro gennaio. E' anche vero che Pandev potrebbe liberarsi a parametro zero se dovesse ottenere la rescissione del contratto con la Lazio entro la chiusura del mercato, allora entrerebbe nel mirino di moltissime squadra non solo italiane".
Secondo Parisi e' Luca Toni il giocatore che ha piu' chance di vestire la maglia nerazzurra, ma attenzione perche' c'e' anche la Roma che segue l'attaccante del Bayern Monaco.

"Toni ha rotto con Van Gaal, vuole andar via per difendere il suo posto in azzurro e il titolo mondiale conquistato in Germania. Credo che possa liberarsi ad un costo accessibile, ha un ingaggio importante ma che una societa' come l'Inter, magari allungando il contratto, puo' sostenere. Anche la Roma pero' - aggiunge Parisi -, cerca un attaccante e l'ingaggio di Toni potrebbe essere allettante, ma dovrebbe prenderlo a costo zero e allungandogli il contratto visto che ha uno stipendio fuori dai parametri del club. La societa', pero', vuole fare cose importanti, la squadra sta facendo bene e Toni potrebbe essere la ciliegina sulla torta".

martedì 15 dicembre 2009

LA ROMA FA QUADRATO PER CONSERVARE IL PRIMATO. BURDISSO: ´VORREI RESTARE QUI MA...´


ROMA - Cska Sofia-Roma. Ultima gara della fase a girone dell'Europa League. I giallorossi - che guidano il gruppo "E" con 10 punti - sono partiti questa mattina intorno alle 9.40 da Fiumicino, destinazione Bulgaria. Tutti, tranne Daniele De Rossi. Il centrocampista di Ostia aveva infatti smarrito il passaporto ed è stato costretto a ritardare di qualche ora la partenza. Nulla di grave: carta di identità ritirata a tempo di recod e volo delle 14.50, in compagnia del team manager Antonio Tempestilli, per arrivare giusto in tempo per l'allenamento di rifinitura. Intanto Burdisso rivela di voler restare giallorosso, mentre Guberti dà segni di insoffernza...

RANIERI
- Ore 17.30 circa. Stadio Vasil Levski Stadion di Sofia. Claudio Ranieri si presenta in sala stampa per la consueta conferenza pre-partita. Il tecnico di San Saba pretende dai suoi massima concentrazione per terminare il girone in testa: "Il nostro obiettivo è quello di arrivare primi. Ma soprattutto è quello di fare bene".
Neanche lo spauracchio, paventato da un cronista, di poter incontrare - da primi in classifica - squadre come il Liverpool, provenienti dalla Champions, ha convinto l'allenatore giallorosso a cambiare idea: "Grazie per avermi dato la scusante nel caso in cui dovessimo perdere. Ma noi dobbiamo arrivare primi". L'Europa League non avrà lo stesso fascino della Champions ma per il tecnico romano"non ci sono grandi differenze. E' logico che in questo momento la Champions League sia la coppa più prestigiosa. Quando si passerà il turno anche l’Europa League diventerà una competizione più prestigiosa al livello della Champions. Per cui le motivazioni saranno le stesse. Cambia la musica inziale prima della partita ma poi per il resto è tutto uguale".

L'ALLENAMENTO - Intorno alle ore 18, la Roma si è presentata sul terreno di gioco per effettuare l'usuale allenamento di rifinitura (vedi le foto e leggi il pezzo relativo). Regolarmente in campo anche De Rossi, partito in ritardo dalla capitale perché sprovvisto di passaporto. Temperatuta gelida (circa -3°): quasi tutti i giocatori hanno deciso di indossare berretti e scaldacollo per proteggersi dal freddo intenso. Nonostante il clima, il gruppo è sembrato tonico e dall'umore decisamente alto. Mister Ranieri ha finalmente restituito a questo gruppo la fiducia nei propri mezzi che mancava da troppo tempo.
L'unica nota stonata della seduta è stata rappresentata dalle condizioni di Julio Sergio: il brasiliano accusa ancora i postumi della dura gara di Genova, contro la Sampdoria, dello scorso 13 dicembre. Qualora non ce la dovesse fare al suo posto giocherebbe tra i pali Bogdan Lobont.
Questo al momento il più probabile undici di partenza con il consueto 4-2-3-1: Lobont; Motta, Andreolli, Burdisso, Riise; Brighi, Pizarro; Perrotta, Baptista, Guberti; Okaka.

BURDISSO e GUBERTI
- Il difensore argentino, dopo un avvio di stagione eccezionale, sta attraversando un periodo di leggera flessione. In prestito dall'Inter, il prossimo giugno dovrà fare ritorno ad Appiano Gentile, presso la corte di Mourinho. Il mastino di Altos de Chipión, preferirebbe però proseguire la sua avventura in giallorosso, come lui stesso ha tenuto a sottolineare oggi in conferenza: Io mi trovo bene alla Roma. Mi piacerebbe restare ma non dipende me. La speranza è che la volontà del calciatore e la generosità di Massimo Moratti, scongiurino la sua partenza. Con un Juan spesso infortunato ed un Andreolli poco considerato, sarebbe un grave errore perdere un centrale della sua caratura.
Tutt'altre speranze ed umore ha il giovane centrocampista sardo Stefano Guberti. Meno di ventiquattro ore fa, l'ala della Roma, a margine dell'iniziativa "Roma scende in campo", che ha visto impegnate l'As Roma e la Virtus Lottomatica Roma in una partita di calcio/basket per beneficenza, non aveva perso occasione per sottolineare il suo dispiacere per le poche occasioni concessegli finora. "Sono giovane, stare in tribuna non fa piacere. Cerco sempre di dare il massimo e di farmi trovare pronto qualora il mister dovesse decidere di chiamarmi in causa. Vorrei giocare di più. A gennaio deciderò", le parole rilasciate ai cronisti.
A smorzare le dichiarazioni del giovane centrocampista classe 1984, ha pensato stamane il suo procuratore, Claudio De Nicola. Contattato da Romanews.eu, il procuratore ha escluso al momento un addio di Guberti ai colori giallorossi: : «Da quello che mi risulta non c’è da parte della Roma la volontà di mandarlo a giocare altrove. La Roma ha fatto un investimento importante con Stefano, Per ciò che mi ha detto Pradè e per quello che è il pensiero del tecnico Ranieri credo che difficilmente il ragazzo andrà via a gennaio. Se però ci dovessero dire che in questo momento è un ‘di più’ prenderemmo in considerazione l’idea. Contatti? Non abbiamo canali aperti. Stefano in questo gruppo ci può stare alla grande, il prezzo che sta pagando è normale se giochi con campioni come Totti, Vucinic, Menez, De Rossi e tutti gli altri. Sono campioni del mondo, il sacrificio è alto, ma credo che si possa trovare un punto di incontro tra la voglia del giocatore e gli interessi della società».
Perché il mercato entri nel vivo, manca ancora un mese. Tempo sufficiente perché il quadro cambi ulteriormente.

La sensi che non va via..

Partiamo dal grande giorno in cui era tutto fatto..il venerdi 18 giugno sui giornali,in tv,radio,siti della roma,ed altri. era un bellissimo giorno per tutti noi romanisti.. era arrivato il giorno di aprire il famoso vino,spumante ho qualcos'altro di importante,cm diceva il grande fabio alescio. cmq in quel giorno sui giornali c'era una frase che era incredibilmente bellissima-l'era sensi e finita e dopo 16 anni passa in mano alla cordata fioranelli-flick il passaggio finale ci sara lunedi 20 giugno.mah OMA, 20 giugno 2009 - Ieri il passaggio decisivo, che ha fugato ogni dubbio: Vinicio Fioranelli nella sede milanese di Mediobanca. L’agente italo-svizzero si è presentato dai vertici di Piazzetta Cuccia con il deposito da versare alla Spafid, la fiduciaria di Mediobanca. 201 milioni di euro per il 67% circa del club giallorosso, la quota in mano ai Sensi. Era la prova di liquidità che mancava alla cordata per convincere le banche e mettere le mani sulla Roma. Il passaggio di consegne non è ancora ufficiale, lo diventerà quando Mediobanca certificherà il deposito di Fioranelli (che oggi è atteso nella capitale). Lunedì, martedì al massimo, quando anche la Sensi firmerà. Poi, sarà il momento di lanciare un’Opa totalitaria, perciò l’operazione complessivamente costerà al gruppo Fioranelli circa 300 milioni.

ci siamo — Considerati i precedenti (i russi della Nafta Moskva nel 2004, George Soros un anno fa, trattative date per fatte, poi saltate), vale la pena pazientare un altro weekend prima di dire con certezza "è chiusa". L’ultimo passaggio — la certificazione di Mediobanca — dovrebbe eliminare il "quasi", a meno di colpi di scena che a questo punto sarebbero davvero clamorosi. E in effetti da ieri, e per la prima volta in questa lunga telenovela, tutto i rumors vanno nella direzione di un passaggio di consegne imminente dopo 16 anni di gestione Sensi. Anche quelli provenienti da UniCredit, dove ieri fonti autorevoli confermavano che "le cose si stanno muovendo con grande velocità, aspettiamo di vedere cosa accade nelle prossime ore, la nostra priorità resta rientrare del debito di Italpetroli. Comunque ci siamo".

IL titolo — Che la trattativa fosse alle battute finali, lo si era percepito anche dal comunicato Italpetroli diffuso nel primo pomeriggio per tentare di frenare l’avanzata del titolo (tentativo fallito, a fine giornata ha guadagnato il 14,57%, scambiando il 2% del capitale). La Sensi comunicava che "... stanno procedendo e sono tuttora in corso le verifiche da parte di Compagnia Italpetroli e del proprio advisor finanziario Mediobanca in merito alla concretezza dell’interesse a suo tempo rappresentato dal Sig. Fioranelli, in nome e per conto di una società di diritto svizzero, ad acquisire il pacchetto azionario di controllo di As Roma, nonché sulla capacità economica e finanziaria di tale società". Verifiche che Mediobanca ha potuto completare non appena Fioranelli ha presentato il deposito fiduciario.

il progetto — Sarà la FIO Sports Group AG di Vinicio Fioranelli, la società di diritto svizzero citata nel comunicato della Sensi, a rilevare ufficialmente il pacchetto di maggioranza della Roma, ma il contributo maggiore arriva dal tedesco Volker Flick, che ha un rapporto di parentela con i Flick ex proprietari della Daimler, e dall’italiano Massimo Pica. Fioranelli ha un progetto curato nei dettagli: immediato potenziamento della squadra, rivoluzione del management (aspetta una risposta da Franco Baldini, cui ha proposto il ruolo di d.g.), valorizzazione del marchio, costruzione di uno stadio all’avanguardia (con la società tedesca HPP). Anche Spalletti piace e dovrebbe essere confermato. Anche perché la prossima stagione è già alle porte. tante voci per nulla perke poi la fine la roma a fioranelli nn passera più.. pero sl ed esclusivamente per le amicizie di rossella e ai suoi politici.. kiuso il capitolo fioranelli, se ne apre un'altro quello di francesco angelini imprenditore farmaceutico pronto ad acquistare la roma, e da maggio ke manifesta la suoa voglia di comprare,adesso siamo arrivati a dicembre e siamo ancora in questa situazione. ma pero ci dobbiamo credere ancora perke ormai rossella nn ha nnt piu , e poi sappiamo ke francesco angelini e un uomo di grande fiducia, e presto ci salvera per ora resta un miraggio. ma noi dobbiamo credereci. detto questo amici giallorossi speriamo insieme... daje angelini. e sempre forza roma...e via rossella sensi.............


articolo scritto da:D'ambra Giuseppe

AG. GUBERTI: ´LA ROMA NON HA INTENZIONE DI LASCIAR ANDARE VIA STEFANO´


Quella di ieri doveva essere una serata di festa. Alla fine, per Stefano Guberti, è diventata una giornata triste. Il ragazzo, arrivato in giallorosso dall’Ascoli (via Bari) a parametro zero, non sta trovando lo spazio che avrebbe sperato in estate. Complice, anche, l’addio di Luciano Spalletti. Ieri il suo malumore si è tradotto in una dichiarazione a cuore aperto: “A gennaio vorrei andare a giocare, sono giovane e stare in tribuna non piace a nessuno, valuterò con calma”. Per chiarire la posizione di Stefano all’inetrno della Roma Romanews.eu ha ascoltato il suo agente, Claudio De Nicola. Che, per il momento, chiude la porta ad un addio di Guberti ai colori giallorossi.

«Da quello che mi risulta non c’è da parte della Roma la volontà di mandarlo a giocare altrove. La Roma ha fatto un investimenton importante con Stefano, Per ciò che mi ha detto Pradè e per quello che è il pensiero del tecnico Ranieri credo che difficilmente il ragazzo andrà via a gennaio. Se però ci dovessero dire che in questo momento è un ‘di più’ prenderemmo in considerazione l’idea. Contatti? Non abbiamo canali aperti. Stefano in questo gruppo ci può stare alla grande, il prezzo che sta pagando è normale se giochi con campioni come Totti, Vucinic, Menez, De Rossi e tutti gli altri. Sono campioni del mondo, il sacrificio è alto, ma credo che si possa trovare un punto di incontro tra la voglia del giocatore e gli interessi della società».
Ma se La Roma dovesse far capire di non puntare su Stefano?
«A me questo non risulta, ripeto, le volte in cui ho avuto modo di parlare con Pradè mi ha fatto capire che puntano sul ragazzo. Poi se il mister dovesse dirci che Guberti non è utile al suo progetto valuteremmo. Magari potremmo prendere in considerazione l’idea di andare alla Lottomatica (ride, ndr). Ieri Toti, il presidente della Virtus, vista la media di Stefano ai liberi gli ha detto se volesse andare a giocare da loro. Magari è un’idea…».


RANIERI: ´VOGLIAMO VINCERE E FINIRE PRIMI NEL GIRONE PER ANDARE AVANTI IL PIÙ POSSIBILE´ BURDISSO:´MI PIACEREBBE RESTARE ALLA ROMA MA NON DIPENDE DA M


La conferenza stampa del tecnico Claudio Ranieri alla vigilia della partita di Sofia contro il Cska (trasmessa sulle frequenze di Centro Suono Sport), ultimo incontro della fase a gironi di Europa League. I giallorossi puntano alla vittoria per conservare la prima posizione nel gruppo "E".

L'obiettivo per domani è vincere?
"Possibilmente arrivare primi. Ma il nostro vero obiettivo è quello di fare bene".
Domani non sarebbe meglio perdere così la Roma arrivando secondo avrebbe la possibilità di non incontrare grandi squadre provenienti dalla Champions?
"Grazie per avermi dato la scusante nel caso in cui dovessimo perdere. Noi dobbiamo arrivare primi".
Che gara sarà domani?
“Il Cska è una buona squadra, seconda in classifica nel suo campionato. Vorrà concludere bene il girone".
Lo scorso anno con la Juventus in Champions League ora la Roma in Europa League. Ci sono differenze tra le due competizioni?
"Non ci sono grandi differenze. E' logico che in questo momento la Champions League è la coppa più prestigiosa. Quando si passerà il turno anche l’Europa League diventerà una competizione più prestigiosa al livello della Champions. Per cui le motivazioni saranno le stesse. Cambia la musica inziale prima della partita ma poi per il resto è tutto uguale.
Dove può arrivare in questa competizione la Roma?
"Dobbiamo cercare di fare il massimo in ogni partita per arrivare più avanti possibile”
.
Con il passaggio del turno giocherete altre 9 partite poi c'e' la coppa Italia. Crede che la rosa sia adeguata?
"Ci sono dei ragazzi che non hanno esperienza in Europa e questo sarà un buon banco di prova".
Ci sono problemi muscolari per qualche giocatore?
"La situazione la valuterò tra stasera e domani mattina, in particolare Julio Sergio che ha un risentimento muscolare, se non ce la dovesse fare giocherà Lobont".
Avrà sentito delle sentenze di Calciopoli. Che effetto le fa sapere che è davvero esistita?
“C’è la giustizia che ha il compito di fare chiarezza e spero sia stato così. Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso e che si possa arrivare fino in fondo per poi ripartire”.
Cosa pensa di Mourinho che ha attaccato un giornalista?
"Voi giornalisti fate del vostro meglio per far innervosire noi allenatori...(ride)"

Le dichiarazioni di Nicolas Burdisso:

La Roma non ha subito gol nelle ultime due partite. Cosa è cambiato?
“Non so, penso che noi stavamo facendo bene come squadra. Non era normale che prendessimo tutti quei gol”.
Rimarrai a Roma anche il prossimo anno?
“Io mi trovo bene alla Roma. Mi piacerebbe restare ma non dipende me